Davanti a un parterre da brividi – tra cui l’assessore regionale allo sport e plurimedagliato olimpico Antonio Rossi, il presidente della regione Maroni – Marco Confortola ha ritirato ieri un riconoscimento speciale al Premio Gianni Brera, edizione 2013.
Per chi non conoscesse Gianni Brera, è stato per molti anni “il” giornalista sportivo italiano, al tempo in cui il giornale era solo di carta e i siti internet ancora agli albori. La carriera di Brera, iniziata al Guerin Sportivo, ha avuto il suo apice alla Gazzetta dello Sport. Proprio alla “rosa” diventerà il più giovane direttore di testata italiano – nel 1949, a soli trent’anni! – e si costruirà una indiscutibile fama grazie all’inventiva e alla infinita cultura. Derivano proprio dalla sua penna le parole, ormai di uso comune, contropiede, melina e goleador, ispirato allo spagnolo “toreador”. Celebri anche i suoi soprannomi: “Bonimba” Boninsegna e “Rombo di tuono” Gigi Riva sono i più noti.
Il Premio Gianni Brera, fondato nel 2001 dall’associazione milanese I Navigli, è un riconoscimento che premia gli sportivi che, più o meno consapevolmente, tramandano la cultura sportiva promossa dal celebre giornalista. Citando le parole del presidente della regione Maroni “intendere lo sport come valore e sfida leale, senza trucchi o colpi bassi, dove si afferma la propria capacità di sacrificio e impegno.”
L’edizione del 2013 del premio ha visto trionfare la Juventus F.C. – premio ritirato da Beppe Marotta – e una serie di menzioni speciali per gli sportivi che si sono più contraddistinti: T&A San Marino per il baseball, Marco Confortola per l’alpinismo, Simone Moro, I Ragni di Lecco, Stefano Carnati, Tito Traversa, Daniele Cassioli, Simone Origone e Luca Bertossio. Un riconoscimento speciale è andato al libro “Giocare da uomo” di Gianni Riotta e Javier Zanetti.
La menzione speciale arrivata a Marco Confortola aveva la seguente motivazione: “Ultimo alpinista Italiano in vetta al K2, dimostra quotidianamente grande impegno verso i giovani e il loro futuro, trasmettendo loro l’importanza dello sport e informandoli con conferenze nelle scuole. Sempre in prima linea contro l’uso e abuso di alcool e droghe, è grande sostenitore nel ambito montano dei Rifugisti Lombardi.”
“Una serata indimenticabile – il pensiero di Marco – perché ha visto coinvolti non solo i soliti sport, ma anche quelli minori. Molti dei premiati erano in qualche maniera legati alla montagna e non si è trascurato neanche il capitolo disabilità. Mi ha impressionato la storia di Daniele Cassioli, campione mondiale di sci nautico disabili pur essendo cieco.”
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