Tutti i lettori che hanno letto il titolo di quest’articolo si saranno sicuramente sentiti coinvolti, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Per fortuna, vostra e nostra, non stiamo parlando di debiti o crediti. O almeno non dei nostri.
Non ti pago è una commedia teatrale scritta da quel genio che rispondeva al nome di Eduardo De Filippo. Portata in scena per la prima volta a Roma nel 1940 assieme al fratello Peppino, ottenne un buon successo di pubblico e una critica un po’ fredda, visto che l’opera dell’autore napoletano non era stata ancora rivalutata appieno. Solo Ennio Flaiano si sbilanciò e definì i De Filippo “più vicino alla letteratura di quanto non lo siano molti autori di teatro di oggi.”
La trama di Non ti pago è molto divertente. Il protagonista è Ferdinando Quagliuolo, erede del Banco Lotto di suo padre e giocatore sfortunato. Il suo dipendente Mario invece continua a infilare vincite sorprendenti sino a quando rivela al suo capo di aver vinto 4.000.000 di lire grazie a un sogno premonitore. Nel sogno il padre di Ferdinando suggerisce a Mario i numeri vincenti. Ferdinando rifiuta di consegnare il biglietto vincente a Mario spiegando che, visto che il suo dipendente ora vive nella vecchia casa dove abitava lui, il padre si è sicuramente sbagliato.
Dopo numerosi colpi di scena, tra preti, pistole e maledizioni, ci sarà l’ovvio lieto fine, ma non quello che gli spettatori si aspettano.
A portare in scena Non ti pago è la compagnia Amici della croce di Campiano di Grosotto, gruppo che si pone come obiettivo quello di promuovere azioni di tutela, promozione e salvaguardia dei beni culturali e del paesaggio.
I soldi raccolti con lo spettacolo – entrata a ingresso libero – serviranno a pagare gli studi di Felix Kihumba Mureithi, studente dell’Università di Nakuru in Kenia.
Non ti pago andrà in scena al Centro Polifunzionale Rasin venerdì 15 maggio, dalle ore 21.00.
Non mancate.
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