L’Italia e il ciclismo hanno un rapporto di amore che inizia fin dai primi anni del secolo scorso, consolidato da atleti per cui si ha una vera e propria venerazione, Coppi e Pantani per primi.
A favorire l’amore per questo durissimo sport è anche la conformazione territoriale; le Alpi sono un vero e proprio sogno, soprattutto per chi arriva dall’estero.
L’ennesima prova di questo amore, dopo l’invasione belga di un paio di settimane fa, è il Giro di Kika 2015, gara ciclistica benefica che mette al primo posto la solidarietà e, subito dietro, l’amore per le due ruote.
La fondazione Kika si occupa di raccogliere fondi per combattere il cancro infantile. La lotta concreta di questa associazione no profit ha permesso di ottenere un risultato strepitoso, ossia la guarigione di oltre il 75% dei bambini di cui si è presa cura.
Il giro di Kika partirà domenica mattina da Bolzano, raggiungendo Bormio in giornata attraverso il Passo dello Stelvio. I ciclisti olandesi si fermeranno nella magnifica terra a riposare e ripartiranno lunedì mattina quando, passando dal Passo del Gavia, torneranno in terra trentina a Riva del Garda. Il giro di Kika si concluderà il 4 luglio 2015.
Per avere informazioni sul Giro di Kika, e per donare anche voi qualche soldo per una buona causa, potete andare direttamente sul sito dell’evento. Se conoscete l’olandese, ovviamente… 😉
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